Sono anni che non crediamo più a Babbo Natale, che sappiamo che il Natale é una convenzione sociale nata per celebrare il solstizio d'inverno e che la dea babilonese Ishtar con il suo bambino e la corona di stelle somiglia moltissimo alla nostra Maria cristiana. Nonostante tutto, non rinunceremmo per nulla al mondo all'atmosfera natalizia, alle luci, ai colori, ai profumi dei dolci speziati e a tutto ciò che caratterizza il Natale nelle nostre culture occidentali.
Quest'anno abbiamo trascorso probabilmente l'ultimo Natale con visita del vecchione barbuto, l'anno prossimo dovremo affrontare la dura realtà e ammettere che, pur esistendo lo "Spirito del Natale", il vecchione, la slitta e le renne sono tutta un'invenzione. Già quest'anno, la nostra piccolina sosteneva che Babbo Natale fosse diventato obeso per aver bevuto troppa Coca Cola, dopo essersi prestato alla pubblicità della nota bevanda e aver cambiato il colore del proprio costume da verde a rosso.
A seconda della latitudine alla quale ci siamo trovati, abbiamo avuto alberi di Natale ricavati da neem e palme decorate con le lucette, grandi abeti in giardino e finti abeti dentro casa. Fino alla recente versione urbano-minimalista.
Per il pranzo siamo piuttosto tradizionalisti e seguendo il ramo emiliano della famiglia dedichiamo la vigilia di Natale a preparare i tortellini secondo la ricetta dei turtlèin màt, rigorosamente vegetariani, che la mia nonna ha rispolverato dai tempi della guerra, quando la carne non era disponibile.
Tra gli altri piatti, oltre alle classiche lenticchie ci é capitato di mettere in tavola le tigelle di nonno Giuliano e di terminare con il panettone fatto in casa.
Il detto "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi" vale anche per noi. Dovunque ci si trovi, il 24 é d'obbligo ritrovarsi a chiacchierare e girare i tortellini e il 25 a mangiarli insieme.
Poi ci sono i regali culinari ad amici e a colleghi. Iniziamo a prepararli qualche settimana prima delle feste, cercando non solo la ricetta più gustosa ma anche il formato del pacchettino-regalo che più ci piace. Tra i regali natalizi degli ultimi anni ci sono:
Il più piccolo di casa si occupa dei biglietti di auguri. Ne abbiamo un repertorio: dai cefalopodi con il cappello da Babbo Natale agli angioletti aviatori, fino alle versioni più sofisticate di Gaia.
E per gli amici vegan, c'é un biglietto speciale.
Quest'anno abbiamo trascorso probabilmente l'ultimo Natale con visita del vecchione barbuto, l'anno prossimo dovremo affrontare la dura realtà e ammettere che, pur esistendo lo "Spirito del Natale", il vecchione, la slitta e le renne sono tutta un'invenzione. Già quest'anno, la nostra piccolina sosteneva che Babbo Natale fosse diventato obeso per aver bevuto troppa Coca Cola, dopo essersi prestato alla pubblicità della nota bevanda e aver cambiato il colore del proprio costume da verde a rosso.
A seconda della latitudine alla quale ci siamo trovati, abbiamo avuto alberi di Natale ricavati da neem e palme decorate con le lucette, grandi abeti in giardino e finti abeti dentro casa. Fino alla recente versione urbano-minimalista.
Il nostro albero bidimensionale di 120x160 cm |
Tra gli altri piatti, oltre alle classiche lenticchie ci é capitato di mettere in tavola le tigelle di nonno Giuliano e di terminare con il panettone fatto in casa.
Il detto "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi" vale anche per noi. Dovunque ci si trovi, il 24 é d'obbligo ritrovarsi a chiacchierare e girare i tortellini e il 25 a mangiarli insieme.
Poi ci sono i regali culinari ad amici e a colleghi. Iniziamo a prepararli qualche settimana prima delle feste, cercando non solo la ricetta più gustosa ma anche il formato del pacchettino-regalo che più ci piace. Tra i regali natalizi degli ultimi anni ci sono:
La Nutella fatta in casa |
L'aceto balsamico "invecchiato" secondo la ricetta segreta della Nonna Bille |
I muffin in tutte le versioni (anche vegan) |
I cantucci classici, vegani, anche al cioccolato |
I biscotti di Pan di Zenzero (anche vegan) |
Il panettone vegano (anche in versione mini panettoni) |
Il più piccolo di casa si occupa dei biglietti di auguri. Ne abbiamo un repertorio: dai cefalopodi con il cappello da Babbo Natale agli angioletti aviatori, fino alle versioni più sofisticate di Gaia.
E per gli amici vegan, c'é un biglietto speciale.