Seadas (versione senza strutto)

Le vacanze in Sardegna comportano una serie di assaggi, tra cui le seadas. Qualche anno fa abbiamo scoperto che l'impasto di questo noto dolce sardo é fatto con lo strutto, così come la base delle pardulas e delle formaggelle e di numerosi dolcetti sardi. Un piccolo novenne vegetariano ci ha ricordato che le questioni etiche sono una cosa seria, e quindi mi sono ingegnata per recuperare un'antica ricetta che non prevede l'uso dello strutto. Eccola qui, nella versione adatta al Bimby.


Ingredienti
(dosi per 10 seadas)

Per il ripieno
buccia di mezzo limone (solo la parte gialla esterna)
100 g di acqua
200 g di formaggio Dolce Sardo
200 g di caciottina fresca
30 g di semola rimacinata di grano duro

Per l'impasto
250 g di acqua
500 g di semola rimacinata di grano duro
3 cucchiai di olio EVO

Preparazione
Mettere la buccia del limone nel Bimby, 15 sec/vel 8; in alternativa, grattugiare circa 2 cucchiaini di buccia di limone. Aggiungere l'acqua e riscaldare 2,5 min/80°C/vel cucchiaio. Tagliare i formaggi a cubetti piccoli e scioglierli per 10 min/80°C/vel 0,5 antiorario. Aggiungere 30 g di semola e proseguire per 5 min/90°C/vel 2 antiorario.
Si ottiene una pasta filante. Versarla in una ciotola e lasciare intiepidire. 


Ricavarne poi delle palline grandi come albicocche, schiacciarle con le mani fino ad ottenere dei dischetti spessi 1 cm circa e larghi 4-5 cm.


Pulire il boccale, mettere l'acqua e riscaldarla 3,5 min/40°C/vel cucchiaio. Aggiungere la semola e l'olio EVO e impastare 3 min/vel spiga.
Stendere l'impasto su una spianatoia e tirarlo con il mattarello, ricavandone dei dischetti di circa 8 cm di diametro. Posare il formaggio al centro di un disco di pasta, ricoprirlo con un secondo disco di pasta e saldare i bordi con una forchetta.


Friggere in abbondante olio caldo; durante la cottura, spruzzare con un cucchiaio di legno l'olio caldo sul lato superiore della seada per ottenere una crosticina gonfia e croccante. Girare e cuocere alcuni secondi sull'altro lato. Servire calde, guarnite con miele di corbezzolo o altro buon miele di Sardegna.