Questo é uno dei nostri piatti preferiti. Nonostante siano trascorsi tanti anni, ogni tanto ce lo prepariamo e il suo sapore delicato e profumato, fissato in chissà quale angolo della nostra memoria, ci riporta in Africa.
Qui descriviamo la preparazione del gombo, in un post successivo parleremo della salsa d'arachidi, detta anche sauce harachide o caldo de mancara, a seconda che ci si trovi in Africa francofona o lusofona.
Il gombo (Abelmoschus esculentus) appartiene alle malvacee e somiglia molto alla pianta dell'ibisco (della stessa famiglia). Cresce nei Paesi caldi, noi lo coltivavamo nel giardino di casa. In Europa lo si può acquistare nei mercatini etnici e oramai é molto diffuso.
Una volta cotto, assume una consistenza mucillaginosa, simile all'albume d'uovo, ed é ottimo come addensante nei sughi. Si può tagliare a pezzetti e mettere in qualsiasi tipo di stufato con ottimi risultati.
Ingredienti
una ventina di frutti di gombo
acqua per farlo bollire
sale o dado vegetale (opzionale)
Preparazione
Lavare il gombo e togliere le due estremità con un coltello. Tagliarlo a pezzetti (si può consumare anche intero, come preferite).
Farlo bollire in acqua fino a quando diventa morbido. L'acqua può essere salata o insaporita con dado vegetale o salsa di soia, a piacere.
Quando é cotto, scolarlo e metterlo in una ciotola. Sbatterlo con un cucchiaio fino ad ottenere una polpa verde di consistenza abbastanza omogenea.
Servire con riso e salsa d'arachidi.
Qui descriviamo la preparazione del gombo, in un post successivo parleremo della salsa d'arachidi, detta anche sauce harachide o caldo de mancara, a seconda che ci si trovi in Africa francofona o lusofona.
Il gombo (Abelmoschus esculentus) appartiene alle malvacee e somiglia molto alla pianta dell'ibisco (della stessa famiglia). Cresce nei Paesi caldi, noi lo coltivavamo nel giardino di casa. In Europa lo si può acquistare nei mercatini etnici e oramai é molto diffuso.
Una volta cotto, assume una consistenza mucillaginosa, simile all'albume d'uovo, ed é ottimo come addensante nei sughi. Si può tagliare a pezzetti e mettere in qualsiasi tipo di stufato con ottimi risultati.
Ma eccolo nella versione - per noi - classica, come lo si consuma in Benin e in Guinea Bissau.
una ventina di frutti di gombo
acqua per farlo bollire
sale o dado vegetale (opzionale)
Preparazione
Lavare il gombo e togliere le due estremità con un coltello. Tagliarlo a pezzetti (si può consumare anche intero, come preferite).
Farlo bollire in acqua fino a quando diventa morbido. L'acqua può essere salata o insaporita con dado vegetale o salsa di soia, a piacere.
Quando é cotto, scolarlo e metterlo in una ciotola. Sbatterlo con un cucchiaio fino ad ottenere una polpa verde di consistenza abbastanza omogenea.
Servire con riso e salsa d'arachidi.
Bon appétit - Bom appetite - Nò kumi