Dell'hummus ci siamo innamorati quando lavoravamo in Africa occidentale, mi pare fosse al ristorante libanese L'Oriental di Cotonou, che offriva un bouffet a prezzi popolari dal quale però non sapevi come saresti uscito; Floris, un collega olandese, ce l'aveva consigliato ed era un'alternativa alle Mama Benz che sulla strada vendevano panini agli spaghetti dall'aria sospetta.
La ricetta originale prevede l'uso di limone e tahini, ma noi l'abbiamo adattata a una precisa esigenza emiliana: dovevamo trovare un degno sostituto vegetariano del "pesto" per le tigelle modenesi a base di lardo e pancetta.
Negli anni ne abbiamo prodotte diverse versioni, di seguito ne elenco un paio tra le più popolari. Le quantità sono occhiometriche perché oramai il Re indiscusso dell'hummus è Al e i più grandi estimatori sono i figli; la ricetta standard non esiste, basta avere gli ingredienti e si improvvisa.
E' comodo anche per i pic nic, come finger food accompagnato da taralli o buon pane casereccio. Lo usiamo spesso nelle cene con gli amici, va bene anche accompagnato da pinzimonio (es gambi di sedano), come ripieno per le tigelle (il cui Re a casa nostra é Nonno Giuliano) e, se ne rimane, il giorno dopo ci si può fare un'ottima zuppa di ceci.
Ingredienti
Versione da tigella
500 g di ceci bolliti (messi in ammollo la sera prima e cotti 40 min in pentola a pressione)
3-6 spicchi d'aglio (secondo il proprio gusto)
1/2 bicchiere di olio EVO
1/2 bicchiere circa di acqua tiepida
1 rametto di rosmarino fresco (lavato, solo gli aghi), possibilmente appena raccolto sulla scogliera sarda
sale (opzionale)
Altre versioni
succo di 1 limone
o
prezzemolo fresco
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore abbastanza potente (noi usiamo il Bimby) e frullare, aggiustando con acqua tiepida fino ad ottenere una consistenza morbida ma non liquida.
Voilà. Bon appetit.